Il Progetto

Il progetto NAIADI, finanziato dal programma della Regione Emilia-Romagna POR-FESR 2014-2020, riunisce in un partenariato misto pubblico-privato 3 laboratori regionali per il trasferimento tecnologico e l’innovazione e 5 imprese private che operano nel settore ambientale con l’obiettivo comune di realizzare una nuova famiglia di “robot acquatici”, ovvero veicoli autonomi per lo studio e il monitoraggio del territorio sommerso. Questa nuova classe di veicoli autonomi a bassissimo impatto ambientale, utilizza tecnologie innovative per raccogliere dati multidisciplinari (Geofisici, Geochimici ed Ambientali) utili allo studio ed al monitoraggio ambientale in vari contesti, inclusi porti, laghi, fiumi, canali e zone costiere.

Obiettivo

Il progetto intende sviluppare una nuova famiglia di “robot” acquatici con open hardware e software a zero impatto ambientale, che utilizzano tecnologie innovative per raccogliere dati multidisciplinari (Geofisici, Geochimici ed Ambientali) utili allo studio ed al monitoraggio ambientale in vari contesti, inclusi porti, laghi, fiumi, canali e zone costiere. Il partenariato di NAIADI si propone di colmare un’importante lacuna: la mancanza di strumenti efficaci di indagine e monitoraggio in questo tipo di ambienti, complessi e di difficile accesso, con la prospettiva di contribuire alla creazione di un nuovo Ecosystem Services per uno sviluppo sostenibile di tutte le economie connesse.
Lo scopo è quello di realizzare una gamma di veicoli autonomi di superficie (USV) in grado di ospitare strumentazione modulare, sviluppata “ad-hoc” con tecnologie open, che apra un’inedita prospettiva di valorizzazione e monitoraggio del territorio.

Stato dell'arte

Gli USV (Unmanned Surface Vehicles) attualmente sul mercato sono veicoli di superficie automatizzati che hanno costi molto elevati, limitandone la possibilità di utilizzo in ambienti dove la possibilità di danneggiamento o smarrimento risulta elevata. I sensori ambientali in commercio hanno un ingombro e un peso elevati che non sono sempre adatti agli USV; inoltre, in moltissimi casi, in situazioni di battente d’acqua scarso o per mancanza di approdi, risulta impossibile eseguire un rilievo geologico-geofisico-geochimico.

Innovazione

Per sopperire a queste problematiche saranno realizzati tre prototipi, dotati di sensori per misure dirette e indirette della qualità delle acque, in grado di effettuare rilievi in differenti ambienti. Le caratteristiche principali dei veicoli saranno l’impatto ambientale zero, la facile trasportabilità e il costo limitato ottenuto grazie all’utilizzo di tecnologie “open”.
Il veicolo funzionerà in tre modalità:
1. Controllo remoto
2. Automatica
3. Adattiva

Il progetto può contare sulla pregressa esperienza del lead partner nello sviluppo di un prototipo di questo tipo – S.Wa.P. (Shallow Water Prospector TRL4) – nell’ambito dei Tecnopoli ER e offrirà un prodotto competitivo che creerà nuove opportunità per una comunità sempre più vasta di utilizzatori.

Progetto cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale